– Nordismo in famiglia.
Qui dovete scegliere tra un bel bianco, con struttura e aromaticità spinta, o un rosso leggero e beverino. Optate per la prima con il Pinot bianco di Cantina Terlano. Ha perso l’incredibile pulizia degli anni d’oro, ma è sempre una sicurezza.
– Romagna in compagnia.
Il sangiovese da queste parti è un’impresa non da poco. Ma non si vive solo di Lambrusco e Pignoletto. Tra le realtà più interessanti c’è quella di Marta Valpiani. Provate il Castrum Castrocari e poi ditemi.
– Romanità gioviale.
Impossibile che non mangiate l’abbacchio, possibile (purtroppo) che beviate male. Tra le aziende più interessati del Lazio c’è sicuramente quella di Marco Carpineti. Provate i suoi bianchi, specie il Moro.
L’Etna vi chiama e voi rispondete con solerzia. L’Ante dei Custodi delle vigne dell’Etna è il bianco che fa al caso vostro.
– Esterno Sardegna.
Non temete i sapori forti e l’alcolicità. Quindi non potete esimervi dallo sfoggiare il gradioso Cannonau Barrosu di Giovanni Montisci. Se trovate la Riserva 2010, poi, si gode crassamente.