Eccoci pronti per Halloween!
come ogni anno, il giorno di halloween, distribuiremo le caramelle a tutti i bimbi che passano a trovarci!!!
Inaugurata il 9 Ottobre a Villa Caldari, in Abruzzo, si tratta della prima fontana di vino in Italia ad essere sempre aperta gratuitamente.
Realizzata grazie all’iniziativa dell’associazione no profit , “Il cammino di San Tommaso”, che si occupa di percorsi turistici e spirituali, da Ortona a Roma.
La fontana, come per la fontana di birra in Slovenia, attirerà un gran numero di curiosi, ma in questo caso soprattutto di estimatori del Montepulciano d’Abruzzo.
Torino ha la sua Vigna della Regina, Siena la Senarum Vinea, Venezia i Vigneti della Laguna, e Parigi la Clos Montmatre: la cultura delle vigne urbane è stata una vera riscoperta del ventunesimo secolo, con sempre più città italiane (e di tutto il mondo) che dedicano alla viticoltura spazi verdi incastonati nell’architettura della città, per ridare alle antiche tradizioni l’attenzione persa. E il “trend” è tangibile, tanto che alle quattro originarie della Urban Vineyards Association, che ha visto andare in scena nei giorni scorsi a Torino il suo primo convegno, si aggiungono tre nuovi vigneti urbani ad alto valore storico e culturale: quello di Milano, la Vigna di Leonardo, la palermitana Vigna del Gallo, ed i filari di San Francesco della Vigna sulla laguna veneziana. La Uva è stata fondata, da pochi mesi, con l’intento di tutelare il patrimonio storico e culturale che le Vigne Urbane rappresentano, ed i prossimi passi sono ben chiari: l’associazione vuole portare avanti la realizzazione di un circuito delle Vigne Urbane, un percorso internazionale rivolto al turismo culturale di qualità che colleghi i vigneti cittadini d’Europa, unendo i filari del Nord Europa con quelli siciliani e mediterranei.
(fonte Wine News)
il rosato porta con sé la reputazione, errata, di essere un ibrido rispetto ai bianchi e ai rossi, così come la fasulla convinzione di essere un blend tra i due. E, come se non bastasse, entrato nelle mode degli aperitivi, c’è chi osa addirittura servirlo con cubetti di ghiaccio.
Un vero peccato per un vino che si caratterizza per la sua grande versatilità negli abbinamenti al cibo , con sbocchi anche ben più ampi dei fratelli bianco e rosso.Si sposa infatti perfettamente con le carni, senza però esagerare con gli intingoli e le cotture, con paste condite con salse di spessore, con minestre elaborate purché con note piccanti poco accennate. E, ancora, con crostacei e crudi e finanche con la pizza.
Un vino, insomma, che può egregiamente accompagnare le vostre serate, capace di stupire per le sue spiccate note floreali e fruttate. Prestate particolare attenzione alla temperatura di servizio, compresa tra 10°C e i 12°C. Si consiglia, infatti, di servirlo fresco ma non ghiacciato.
BUON ROSATO A TUTTI!
Guado al Melo è un’azienda familiare, condotta da Annalisa e Michele Scienza con l’intento di produrre grandi vini di territorio, in modo artigianale e sostenibile. Siamo nella DOC Bolgheri, fra le colline toscane più vicine al mare, immersi nella natura incontaminata dei boschi della macchia mediterranea.
Il cuore della cantina, completamente interrata ed ecologica, è una biblioteca che ospita diverse migliaia di volumi sul vino. Intorno ad essa, in vigna e in cantina, troviamo un percorso museale che racconta la storia e la cultura del territorio e di questo prodotto, attraverso vigneti storici, libri ed attrezzi di lavoro antichi, racconti fatti con pannelli e video.
Finalmente un libro che spiega in modo chiaro e accessibile le principali caratteristiche dei vini più diffusi. Utilissima la prima parte di introduzione al complesso ma affascinante mondo del vino. Una vera perla le carte enografiche che mostrano dove vengono prodotti i vari vini, sia in Italia sia all’estero. Consigliatissimo. Ideale come regalo per neofiti e per wine lovers di lungo corso.
Ecco un piccolo assaggio dei nostri vini in bottiglia toscani, venite a trovarci per conoscere tutta la gamma!!
La Toscana vanta ben 39 etichettei a denominazione di origine controllata (DOC) e 11 etichette a denominazioni di origine controllata e garantita (DOCG).
Vi è mai venuto in mente, entrando in una pizzeria di ordinare una capricciosa, una diavola od una quattro formaggi accompagnata al vino piuttosto che alla classicissima birra? Molto probabilmente no perchè da che mondo e mondo la pizza DEVE essere accompagnata dalla birra!!!, perchè cosi vuole la consuetudine e la tradizione ma a pensarci bene l’abbinamento della pizza con un buon bicchiere di vino non sarebbe altro che una cosa logica e naturale.
Provate i nostri abbinamenti!